Campi gravitazionale, elettrico, magnetico statici 4

Un'altra forte analogia tra il campo elettrico statico e il campo gravitazionale è costituita dal fatto che in entrambi i casi il campo non è solenoidale: il flusso del campo attraverso una superficie chiusa è proporzionale alla "carica" generatrice del campo contenuta all'interno della superficie. Queste "cariche" sono i punti di singolarità del campo, e la loro esistenza comporta che le linee di campo non siano mai linee chiuse. Qui occorre fare una distinzione tra i due campi: mentre nel caso gravitazionale la "carica", ossia la massa, è sempre positiva e origina dunque solo linee di campo uscenti che vanno all'infinito, le cariche elettriche esistono in due varietà, di segno opposto, dando luogo a linee del campo elettrico che escono dalle cariche positive e entrano in quelle negative.
Il campo magnetico statico, invece, dà sempre un flusso nullo attraverso una superficie chiusa, e questo comporta che non esistono punti di singolarità (è impossibile isolare un polo magnetico) e le linee di campo sono sempre linee chiuse.
Inoltre la circuitazione del campo magnetico è proporzionale alle eventuali correnti elettriche concatenate con il percorso chiuso, e quindi non è sempre nulla; questo fa sì che il campo magnetico non è conservativo.

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