Maria Vittoria e Marco sono salvi, ma l'Eugenia è stata chiaramente colpita alla giugulare da due tracce rosso vermiglio. Per fortuna non è niente di grave, si tratta solo di muoni generati dall'interazione dei raggi cosmici primari con l'atmosfera,
“Astri e particelle”, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, è una mostra interattiva, che coinvolge gli studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Majorana di Orvieto con i moderni e intelligenti exhibit su una scienza che si trova a cavallo tra discipline diverse, così come riflesso dalle organizzazioni che hanno dato il loro contributo, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, l'Agenzia Spaziale Italiana. Una interdisciplinarità necessaria per la ricerca di base di oggi, che cerca le risposte alle domande, appunto, di base: come e di cosa è fatto l'universo? Qual è la sua origine? Quale il suo destino? Non manca il riferimento alle personalità degli attori principali di questa avventura: in un particolare globo multimediale ci gustiamo l'esilarante confronto tra il diavolo e l'acqua santa, impersonati da Margherita Hack e Antonino Zichichi, per ricordarci che la scienza è il prodotto di personalità distinte.
La Martina si presta a dare dimostrazione dell'effetto di lente gravitazionale, lasciando che la sua immagine venga deviata da una grande stella simulata. E' passata un ora e mezza, Leonardo ci saluta, e ci facciamo i complimenti reciproci per la qualità di questa visita. Bisogna correre per prendere il treno che ci riporta a Orvieto, ma per tutto il viaggio si susseguono le domande degli studenti, che continueranno nei giorni seguenti a scuola. Se la visita è servita a suscitare domande, allora siamo pienamente soddisfatti.